AttualitàLa buona novella

La Buona Novella

UNA BAMBINA DAL MARE: Pochi giorni fa in Cilento, nella struttura di accoglienza della cooperativa Iskra, “Casa di Miriam” che fa parte del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, è nata Fatima, una bellissima bambina, figlia di una delle ospiti della struttura, una ragazza africana arrivata a settembre a Lampedusa e accolta a San Pietro al Tanagro. La donna ha partorito qualche giorno fa all’ospedale “Luigi Curto” di Polla. La nascita è stata un bellissimo evento per la maggior parte degli abitanti del paese, che hanno voluto festeggiare la nuova arrivata, preparandole un corredo, un gesto di grande generosità che ha coinvolto tante persone impegnate a portare quello che avevano, potevano o volevano donare. Addirittura, molti concittadini hanno simbolicamente “adottato” la bimba ancora prima che nascesse, informandosi sulla gravidanza, sostenendo la futura mamma e facendola diventare un po’ come la figlia di tutto il paese. Giusy Salerno, che guida il sistema di accoglienza del paese ha scritto un post per ringraziare tutti: “Corre l’obbligo di ringraziare tutte le famiglie di San Pietro al Tanagro che hanno voluto donare, spontaneamente, tanti oggetti utili alla bimba e alla sua mamma. Gesti generosi che meritano gratitudine e riconoscenza e che rivelano, ancora una volta, la natura solidale e accogliente della nostra comunità”

 

IL CANE, L’AMICO FEDELE DELL’UOMO: Il dormitorio per i senzatetto, Asili Notturni Umberto I di Torino, apre le porte anche ai cani delle persone bisognose: è la prima struttura a farlo. Un gran sollievo per gli ospiti indigenti che frequentano la struttura, molti dei quali sono accompagnati dai loro cani, spesso compagni di vita, che non potevano avere accesso al dormitorio, per questioni igienico – sanitarie. Adesso, invece, la struttura torinese, oltre ad offrire pasti caldi, visite mediche e cure in caso di malattie fisiche, ha pensato di offrire a chi vive per strada un servizio in più volto alla tutela degli animali da compagnia: qui è stata organizzata un’area con cucce e box riscaldati in cui mettere a dormire i propri animali senza doverli lasciare per strada. Questo ha rappresentato un passo avanti nel segno dell’accoglienza dei clochard con animali, che spesso preferiscono passare la notte in strada piuttosto che lasciare da soli i loro amici a quattro zampe. Agli animali verrà anche fornito un pasto e controllato lo stato di salute. Sergio Rosso, presidente della struttura racconta: “Seguendo il filo dei bisogni delle persone, abbiamo notato che molti homeless erano accompagnati dal proprio cane: non potevano certo abbandonarli per strada, anche perché il legame che li unisce è evidente: spesso il cane è tutto ciò che portano con sé”. In questo modo, queste persone forse si sentiranno un po’ meno sole…

 

Patrizia Borrelli