AttualitàLa buona novella

La buona novella

UN REGALO…IN DAD: Purtroppo non tutti gli studenti hanno la possibilità di accedere alle lezioni online, perché non possono permettersi un computer o magari hanno un solo dispositivo in famiglia da dividere tra genitori e fratelli. A questo scopo è nato il progetto di quattro studenti milanesi di 18 anni che si chiama PC4U.tech e aiuta quelli che sono in difficoltà economica. I ragazzi sono stati da poco premiati dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per aver ridotto il divario digitale presente nel nostro Paese e consentito a diverse centinaia di studenti di continuare a frequentare la scuola anche da remoto. I quattro protagonisti sono Pietro Cappellini, Matteo Mainetti, Jacopo Rangone ed Emanuele Sacco e la loro idea è nata nel Maggio 2020. Per prima cosa hanno creato una piattaforma online, in cui chi ha un vecchio computer può mettersi in contatto con loro e allo stesso modo, chi è alla ricerca di un PC può richiederlo attraverso il sito. A questo punto i ragazzi ritirano i computer, li controllano con l’aiuto della rete di “Informatici senza frontiere”, li risistemano e poi li consegnano a chi ne ha bisogno. Il riconoscimento ha lasciato i ragazzi emozionati, ma la cosa che li soddisfa di più è vedere lo sguardo felice e commosso di chi riceve in regalo i loro PC. Questo è il vero motivo che spinge i ragazzi a continuare a portare avanti il loro progetto.

 

“LA CASA DEI SOGNI”: In un paese del Salento, a Botrugno, è apparsa una cassetta delle lettere davvero speciale, una piccola opera d’arte piena di bellezza, amore e possibilità, un luogo fisico ma soprattutto simbolico in cui si possono mettere nero su bianco pensieri, emozioni, sogni chiusi nei cassetti, o scrivere messaggi da destinare a chi non c’è più. “La casa dei sogni”, pensata dalle artisti Stefania Semeraro ed Eleonora Loche, è stata appesa davanti alla loro casa-teatro “Tela”, chiusa da mesi a causa del Covid, L’invito a scrivere è rivolto a tutti gli abitanti del paese e d’Italia. In pochi giorni sono già state imbucate una lettera ad un amore impossibile, una poesia, una ninna nanna e una promessa scritta dietro ad un gratta e vinci “questo è l’ultimo”. Un’iniziativa romantica e piena di speranza, una scatola di legno che diventa contenitore di promesse, sogni, emozioni…

 

UNA LINGUA NON È PER SEMPRE: Adnan ha 27 anni ed è originario di un paese della regione del Punjab pakistano, al confine con l’India. A 19 anni è partito alla volta dell’occidente per raggiungere con un amico l’Italia, nel 2015. A Torino, viene a sapere che c’è una scuola di italiano per stranieri, che comincia a frequentare per imparare la lingua. “La lingua è la porta che ti fa entrare nella stanza, che è il paese in cui ti trovi a vivere. Se sai la lingua, puoi esplorare la stanza e scoprire tante cose che prima non immaginavi nemmeno”. Oggi fa parte dell’associazione Generazione Ponte e anima l’Associazione Pakistan Piemonte, con l’idea che non si può essere stranieri per sempre, che bisogna sentirsi parte del luogo dove si vive, anche se non è quello dove si è nati o di dove è originaria la propria famiglia. L